La Nuova Sardegna – 14 febbraio 2017

Da Torino una mostra su Volonté

“Boom-Crack-Ciak” ospita le immagini del Museo del cinema
di Fabio Canessa

CAGLIARI. Attore-autore. Gian Maria Volonté era molto di più di uno strumento nelle mani del regista. La sua presenza sul set, il suo modo di affrontare i personaggi, la sua capacità di interpretazione marchiavano a fuoco il film che lo vedeva protagonista alla pari delle idee di chi lo dirigeva. «Il suo maggiore contributo autoriale lo ha dato per “La classe operaia va in paradiso” probabilmente» sottolinea la figlia Giovanna Gravina Volonté che domani sera (insieme il giornalista e critico cinematografico Sergio Naitza ) presenterà il film di Elio Petri a Cagliari nel nuovo appuntamento della rassegna “Boom-Crack-Ciak” in corso al Greenwich d’essai. “La classe operaia va in paradiso” – titolo del 1971 che non poteva mancare in una manifestazione come questa che punta l’attenzione sul tema del lavoro – fu infatti realizzato a partire da un canovaccio, senza un piano dettagliato, in una situazione che lasciava ampio spazio all’improvvisazione.

Per questo il contributo di Volonté fu ancora più importante del solito. «Ero molto piccola – racconta Giovanna Gravina – e non ricordo molto del set. Mi è rimasta in testa però la presenza della neve e degli operai». Operai scelti come comparse nel film girato nei pressi di Novara in una fabbrica di ascensori che aveva interrotto la produzione ed era in attesa della sentenza di fallimento. In uno dei suoi ruoli più celebri, Volonté interpreta Ludovico Massa detto Lulù, un lavoratore metalmeccanico malvisto dagli altri operai perché nessuno alla catena di montaggio riesce ad eguagliare il suo rimo produttivo.

Il lavoro però è faticoso, stressante e quando subisce un incidente la sua vita cambia radicalmente. Al fianco del grande attore, indimenticabile anche Mariangela Melato nei panni dell’amante Lidia. La proiezione del film sarà accompagnata da una mostra fotografica dedicata a Gian Maria Volonté. Scatti che arrivano dal fondo del Museo del cinema di Torino al quale Giovanna Gravina ha donato molto del suo materiale. Una selezione di fotografie già mostrate alla Maddalena durante il festival “La valigia dell’attore”, organizzato dall’associazione Quasar che dal 2003 propone nell’arcipelago (tanto amato da Volonté e dalla figlia) un appuntamento annuale di approfondimento sull’arte della recitazione, dedicato a questo interprete straordinario che ha segnato la storia del cinema.

Dopo la serata di domani la rassegna“Boom-Crack-Ciak”, iniziata a fine dicembre, proseguirà ancora con due appuntamenti. Lunedì ci sarà proiezione del film “La legge del mercato” di Stéphane Brizé e mercoledì prossimo quella di “Due giorni e una notte” dei fratelli Dardenne.

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